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2024 difficile per il mercato Diy tedesco

2024 difficile per il mercato Diy tedesco

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In calo dell’1,5% le vendite 2024 dei rivenditori Diy e garden tedeschi a causa di incertezza politica e maltempo.

Secondo i dati GfK diffusi da BHB (l’associazione dei retailer Diy tedeschi) nonostante le difficoltà, il settore brico-garden ha tenuto meglio rispetto ad altre categorie del commercio, registrando in Germania un calo nominale dell’1,5% (-1,0% su base comparabile) e un fatturato totale di 20,92 miliardi di euro, che rimane comunque positivo del 7,5% rispetto al 2019 pre covid. Ancora in leggero aumento le vendite online (+1,6%) che arrivano al 26,7% del totale mercato.

 

Il 2024 avrebbe dovuto segnare una ripresa per i rivenditori della Gdo brco e garden. Dopo un 2023 caratterizzato da un’inflazione elevata, l’impatto negativo della legge sul riscaldamento e i costi energetici alle stelle, si sperava in un ritorno alla stabilità e a una crescita delle vendite. Tuttavia, l’incertezza politica e un maltempo persistente all’inizio della stagione del giardinaggio hanno ostacolato il recupero. Infatti, il 2024 è stato caratterizzato da una forte variabilità: dopo un inizio dell’anno caldo, pioggia e freddo hanno penalizzato la stagione del giardinaggio. Anche il periodo estivo non ha visto lunghi periodi di stabilità, influenzando negativamente le vendite.

 

Le categorie merceologiche e la rete di vendita

Le flessioni più marcate si registrano per le piastrelle (-13,1%), i mobili da giardino (-8,1%), il settore arredamento/decorazione (-7,5%) e per i mobili (-6,8%). Al contrario crescono le categorie chimica per il giardino, terricci e sementi (+8,2%) spinta dall’umidità e da un’invasione di lumache e il verde vivo (+2,3%). Bene anche l’automotive (+1,1%).

 

Nel 2024 il numero di negozi fai da te diminuirà nuovamente di 20 sedi (-104 sedi in 10 anni), mentre la superficie commerciale totale diminuisce di 65.000 mq (-97.000 mq in 10 anni).

 

Previsioni per il 2025

Per il 2025 BHB non azzarda previsioni precise, troppe le variabili, in particolare legate alle politiche che sceglierà di mettere in atto il nuovo governo appena insediato per stimolare i consumi. La “lista dei desideri” di BHB è lunga: interventi per promuovere i processi digitali nel commercio, nella logistica e nell’amministrazione, nessuna interferenza con la sovranità contrattuale (termini di pagamento, ecc.), sollievo per le fasce di reddito più basse per rafforzare l’economia e i consumi, promuovere materiali edili rispettosi dell’ambiente e una produzione sostenibile, espansione delle energie rinnovabili per ridurre i costi energetici delle aziende, sostegno al commercio al dettaglio stazionario con misure volte a contrastare la carenza di manodopera qualificata, ad esempio attraverso iniziative di formazione mirate.