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Action Italia: 100 negozi in 3 anni

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L’insegna, nel paese dal ‘21, sta investendo fortemente nello sviluppo rete, con continue aperture su tutto il territorio nazionale.

 

La catena non food Action (con all’attivo circa 2.700 negozi in 12 Stati europei, e un’offerta merceologica che spazia dal fai da te ai prodotti per la casa, al giardinaggio) si sta espandendo molto rapidamente in Italia. A fine settembre, l’insegna ha aperto il suo 100° negozio a Nola, in provincia Napoli, a soli tre anni dall’inaugurazione del suo primo store nel 2021: “Con l’apertura del 100° negozio, abbiamo anche festeggiato il nostro 2.000° collega italiano, e la 600a assunzione dall’inizio del 2024 – segnala Philippe Levisse, direttore generale di Action Italia –. In questo senso, un’azienda che si sviluppa rapidamente come la nostra, dà anche grandi opportunità alle persone. Il collaboratore, cioè, può ambire a una crescita personale, che va di pari passo con la crescita aziendale”.

 

A livello di Gruppo, la multinazionale ha chiuso il 2023 a 11 miliardi e 300 milioni di euro, con un incremento del 28% sull’anno precedente: “Il risultato – aggiunge Levisse – è frutto sia delle buone performance realizzate dai punti vendita preesistenti, sia dell’apertura di 303 nuovi negozi in tutta Europa”.

 

 

Nel Belpaese, in particolare, il focus sullo sviluppo rete resterà una priorità per la multinazionale: “A settembre 2024 Action in Italia aveva già aperto 35 nuovi store – osserva il direttore generale della filiale italiana –. E l’obiettivo è di proseguire nell’espansione, mantenendosi almeno alla velocità di crescita attuale, tanto al nord quanto al sud”.

 

Il consumatore italiano, del resto, sta rispondendo positivamente all’offerta di Action, dimostrando interesse verso tutte le categorie merceologiche commercializzate, anche perché sono piuttosto accessibili in termini economici, dato che l’azienda le propone sempre al prezzo più basso possibile. Nell’assortimento trova spazio anche il segmento del bricolage: “Al settore dedichiamo una decina di metri lineari – conclude Levisse –. Non abbiamo la pretesa di sostituire un centro brico, commercializziamo però molti prodotti base: vendiamo un po’ di pittura, colla, attrezzatura essenziale. Come è facile intuire, le persone entrano nei nostri negozi prima di tutto perché sono attratte dai mondi del decorativo, non per il fai da te. Col tempo, però, imparano a conoscere anche la nostra offerta di diy. E, di fatto, la risposta da parte del cliente nel segmento è molto buona”.

 

L’intervista ad Action, in versione integrale, sarà disponibile su Bricomagazine di ottobre.