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Assoclima: 2018 positivo per la climatizzazione

Assoclima: 2018 positivo per la climatizzazione

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Diffusi i dati dell’indagine statistica 2018 di Assoclima sul mercato dei componenti per impianti di climatizzazione.

 

+10,8% rispetto al 2017, soprattutto grazie a chiller condensati ad aria, climatizzatori split e multisplit, sistemi VRF e unità terminali, per un valore del mercato Italia 2018 di poco superiore al miliardo e mezzo di euro. Segno positivo anche per la produzione nazionale che registra un +5,4% rispetto al 2017, per un totale di 717.768.000 euro.

 

Queste le principali evidenze dell’indagine statistica 2018 di Assoclima sul mercato dei componenti per impianti di climatizzazione, giunta alla 27esima edizione. La rilevazione, a cui hanno partecipato 46 aziende, considera i dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia di climatizzatori monoblocco, monosplit e multisplit, sistemi VRF, roof top, unità di trattamento aria, gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e ad acqua, pompe di calore, unità terminali e aerotermi.

 

Il settore della climatizzazione ha chiuso il 2018 con molti segni positivi. Sono cresciuti soprattutto i comparti legati alle rinnovabili termiche, ai sistemi a pompa di calore, una tecnologia che ha ancora importanti prospettive di miglioramento e innovazione, soprattutto dal punto di vista dell’efficienza energetica, e che avrà un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi al 2030. Le nostre aziende sono pronte ad accettare la sfida, ma c’è da lavorare sulle condizioni al contorno”, ha dichiarato Roberto Saccone, Presidente di Assoclima Costruttori Sistemi di Climatizzazione.

 

Fattore comune per la maggior parte delle tipologie di prodotti a espansione diretta è la crescita a due cifre rispetto al 2017: i monosplit registrano +10% a valore e +12% a quantità, con il segmento di potenze superiori a 7 kW che vanta le migliori performance, mentre i multisplit ottengono +14% a valore e +13% a quantità. Si conferma anche nel 2018 la crescita dei sistemi VRF segnando +17% a valore e +18% a quantità, mentre registrano una flessione di -8% a valore e -17% a quantità i condizionatori packaged e roof top.

 

Nel 2018 ancora segno positivo per i gruppi frigoriferi condensati ad aria, che rappresentano il 55% della produzione nazionale e registrano i maggiori tassi di crescita nell’ambito delle macchine idroniche con +13% a valore e +15% a quantità. Per le potenze fino a 17 kW viene rilevata una notevole crescita dei modelli splittati a pompa di calore (+46% a valore), che portano l’intero comparto delle pompe di calore fino a 17 kW a +23%, per un mercato Italia nella fascia fino a 17 kW dominato dai sistemi a pompa di calore per quasi il 90%. Inoltre, circa il 40% del totale dei chiller condensati ad aria è rappresentato dal mercato dei piccoli apparecchi fino a 17 kW, percentuale che risente positivamente dell’introduzione sempre maggiore del sistema in pompa di calore nel riscaldamento/climatizzazione residenziale. Anche per le macchine oltre i 50 kW si rileva una ulteriore crescita dei sistemi a pompa di calore, che rappresentano ormai circa il 50% del totale. Segnano invece una battuta di arresto i gruppi frigoriferi con condensazione ad acqua, che registrano flessioni sia a valore (-3%) sia a quantità (-7%).

 

Per quanto riguarda le unità terminali anche il 2018 mostra un fatturato Italia in crescita con +7% a valore e +6% a quantità, mentre la produzione nazionale si ferma al +1%, evidenziando un incremento sempre maggiore dell’import. I ventilconvettori hi-wall, con +23% a valore e +22% a quantità, risultano i più performanti, ma anche le versioni con ventilatore a velocità variabile non sono da meno con +18% a valore e +14% a quantità. Altre tipologie che hanno ottenuto dei buoni risultati sono i ventilconvettori con mantello (+2% a valore e +3% a quantità), che nel mercato Italia rappresentano circa il 65% del totale, i modelli senza mantello (+9%) e i modelli cassette (+9% a valore e +3% a quantità).