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Brico Ok: prosegue il trend di sviluppo a 2 cifre

Brico Ok: prosegue il trend di sviluppo a 2 cifre

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Costante incremento dei fatturati per l’insegna, che prosegue nel piano di sviluppo rete, con l’obiettivo di totalizzare 10 store in più entro l’anno.

 

Focus sull’espansione del network, ampiezza e qualità degli assortimenti – continuamente ammodernati anche in funzione dei nuovi trend di consumo – e una politica di prezzo che cerca di impattare il meno possibile sul cliente, assorbendo parte degli aumenti internamente. Sono, questi, alcuni degli elementi su cui poggia la strategia di Brico Ok che, dopo un biennio 2020-2021 di forte crescita, continua il trend di sviluppo a doppia cifra rispetto al periodo pre-pandemico, a parità di negozi.

 

Innanzitutto, entro l’anno il retailer intende realizzare 10 nuove aperture complessive mentre l’obiettivo, per la fine del 2023, è di riuscire ad avere un punto vendita Brico Ok in ogni regione italiana, burocrazia permettendo. L’obiettivo verrà raggiunto adattando, in base alle diverse aree territoriali, i 3 format del Gruppo: il city, di piccola dimensione, ovvero sotto i 1.500 mq, lo standard, che è fra i 1.500 ed i 2.500 mq, e l’XL, con superficie superiore ai 2.500 mq. I 3 modelli si evidenziano per un’impronta riconoscibile in termini di layout e di composizione dell’offerta, ma concepiti per essere adattati al contesto, ovvero in base alle esigenze del bacino d’utenza nonché in funzione dei competitor presenti nella zona.

 

Ai 3 format, se ne aggiunge un quarto, che si sta introducendo gradualmente, in funzione degli spazi disponibili nei punti vendita e del mercato di riferimento: si tratta di Garden Ok, con focus sul mondo del giardinaggio, che si caratterizza per reparti dedicati e serra, a completamento dell’offerta merceologica.

 

Oltre a lavorare sull’espansione della rete, dato il complesso contesto geopolitico, Brico Ok quest’anno sta portando avanti una politica commerciale atta a impattare il meno possibile sui prezzi al consumo, visto il progressivo calo del potere d’acquisto dei consumatori. Nella fattispecie, l’azienda ha scelto di rinunciare a spostare l’incremento del prezzo integralmente sul consumatore, almeno per quanto riguarda i prodotti più rotanti in termini di acquisto, cioè quelli di cui il cliente ha più bisogno. Per questi beni, a fronte di aumenti reali lungo la catena di fornitura attorno al 20%, l’azienda riassorbe internamente la parte più onerosa dei rincari, per un prezzo al consumo nettamente più sostenibile per il cliente.

 

L’intervista integrale a Brico Ok sarà disponibile sul prossimo numero di Bricomagazine.