Bricocenter torna a investire nel franchising
Completato il rebuilding della rete diretta, l’insegna mira alla crescita dell’affiliazione, che si pone come uno dei principali asset di sviluppo futuro.
Bricocenter, con l’estate, sarà pronta per presentare agli imprenditori del bricolage il suo nuovo modello di franchising, al centro di un importante progetto di espansione, volto alla copertura nazionale verso le città piccole. Ecco cosa ci ha detto in proposito Marco Mozzon, leader ecosistema e sviluppo del business di Bricocenter.
Perché tornate solo oggi a parlare di franchising?
Perché i tempi sono maturi per farlo. Mi spiego meglio: l’ultimo quinquennio ci ha visti fortemente impegnati nella rete diretta, perchè volevamo stabilizzare il modello economico del nostro concetto di città media. Tale format di negozio rappresenta 2/3 della nostra rete di store, ed è quindi il business model su cui si costruisce gran parte delle performance economiche dell’azienda. Così dal 2018, anno dell’apertura del negozio di Viareggio, il primo realizzato secondo il format di città media, abbiamo lavorato al rebuilding del network dei punti vendita preesistenti, replicando appunto il modello viareggino. Nel giro di 1 anno e mezzo avremo concluso il restyling della rete; ora, quindi, possiamo fare sviluppo, ovvero aprire nuovi negozi, inclusi quelli affiliati.
Insomma ci sono le condizioni anche economiche per riprendere l’attività di affiliazione?
Sì, la situazione è stabilizzata e solida per rimetterci al lavoro sulla rete affiliata. Peraltro, gli imprenditori con cui operiamo sono solidi e di qualità, un ulteriore elemento che ci permette di rifocalizzarci sul progetto, che per noi è un asset molto forte dello sviluppo futuro. Abbiamo un’ambizione di copertura nazionale verso le piccole città, ovvero con bacino intorno a circa 20.000 famiglie. Per questo tipo di location riteniamo che il modello di business del franchising sia il più adatto. Penso a una formula che possa, da un lato, garantire un buon livello di redditività all’imprenditore, con una proposta di offerta prodotto e servizi costruita a partire dal cliente, con una centrale acquisti che parte da una costruzione dell’offerta prodotto per bisogno e utilizzo cliente e non da logiche fornitore, e che dall’altro assicuri dei vantaggi competitivi per l’imprenditore, come l’opportunità di commercializzare una serie di articoli a marchio nostro, marchio privato, ovvero del mondo Adeo. Contestualmente, stiamo lavorando per offrire ai futuri affiliati anche parecchie opportunità nella vendita a distanza.
Di cosa si tratta?
Vogliamo consentire agli imprenditori, nel medio termine, di vendere con una dimensione omnicanale un’offerta molto più importante, attraverso tre modalità: 1) il nostro sito e-commerce che consta di più di 10 milioni di visite l’anno ed è una vetrina importante 2) l’ordine effettuato dal cliente in negozio 3) la vendita telefonica. In termini più generali, il nostro obiettivo è di presentare ai franchisee una proposta che integri dalle logiche commerciali al merchansing, passando appunto dallo sviluppo omnicanale. Contestualmente, ci rivolgiamo anche ad imprenditori che, pur volendo mantenere la propria insegna, sono interessati a lavorare con noi in qualità di loro fornitori, in virtù delle circa 10.000 referenze a marchio nostro a deposito, che assicurano peraltro un rapporto qualità/prezzo interessante.
L’intervista integrale a Marco Mozzon è disponibile sul numero di Bricomagazine di aprile cliccando qui.