
Confimprese: una valutazione dell’impatto delle chiusure domenicali
Uno studio ad hoc descrive le conseguenze di un’eventuale approvazione di una misura per ridurre le aperture nei festivi.
Cosa accadrebbe se venisse attuato un provvedimento che limita le aperture degli esercizi commerciali durante le domeniche e i festivi? Lo descrive la ricerca “Valutazione impatto chiusure domenicali”, realizzata da studio Bain per Confimprese, che analizza le conseguenze della situazione in base a due possibili evoluzioni: scenario 1 (ipotesi di 8 deroghe regionali alle chiusure domenicali) e scenario 2 (ipotesi di 26 deroghe regionali alle chiusure domenicali).
Se la misura legislativa venisse attuata, il fatturato del settore ne risentirebbe in maniera significativa (con una stima fino a -2,6% a regime sul totale comparto, -3,8% nei punti vendita fisici) tenuto conto del peso molto significativo che hanno assunto le domeniche nelle abitudini di acquisto (10-20% del fatturato, variabile a seconda dei canali e delle categorie merceologiche).
Nel primo anno post-intervento i punti vendita delle reti fisiche saranno impattati maggiormente (da -2,9% a -5,5% a seconda dello scenario, pari a -7/-13 Mld €) in quanto il fatturato programmato della domenica non riuscirà a essere recuperato nel brevissimo termine, mentre nel lungo termine le aspettative sono che si possa recuperare la parte programmata degli acquisti, andando comunque a perdere la parte di acquisti d’impulso.
La perdita immediata dei primi mesi sarà ancora più elevata: da – 5,4% a -11,6% a seconda dello scenario per tutto il canale fisico moderno (Gd/Catene); del – 4,3% fino al -9,1% nel primo anno, con una prospettiva a regime comunque molto negativa (-3,7% nello scenario 2 e -7,5% nello scenario 1) legata alle attese di modifica del comportamento di acquisto dei consumatori, che dovrebbero riprogrammare le loro abitudini per tornare a comprare durante la settimana (dove c’è meno tempo) i volumi acquistati nella domenica.
La riduzione significativa del fatturato impatterà tutte le reti della distribuzione moderna e quegli esercizi, anche indipendenti, che hanno già spostato una significativa parte degli acquisti nei giorni festivi/nelle domeniche.
L’eCommerce incrementerà il suo peso, catturando una quota sia degli acquisti “strutturali” e programmati, normalmente fatti durante le domeniche, sia degli acquisti più a impulso, con un incremento a regime del +7,2% nello scenario 2 e del +18,6% nello scenario 1.
Il tessuto occupazionale del settore del commercio risentirà in maniera molto negativa, con una stima di perdita superiore a 100.000 FTE* nello scenario 2 e 150.000 posti di lavoro nello scenario 1, di cui rispettivamente circa 85.000 e 125.000 per scenario relativi alla distribuzione moderna.
*FTE equivale a un lavoratore con un contratto standard a tempo pieno da 40 ore settimanali.