Le tensioni geopolitiche in Medio Oriente fanno schizzare di nuovo in alto i prezzi dei noli marittimi: la quotazione del container da Shanghai a Genova più che quadruplicata da novembre.
Di nuovo in tilt il sistema mercantile globale a causa delle tensioni in Medio Oriente, dove i miliziani Houthi, di stanza nello Yemen, attaccano sistematicamente con missili le navi porta container e le petroliere che entrano nel Mar Rosso attraverso lo stretto di Bāb el-Mandeb, percorso obbligato per accedere successivamente al Canale di Suez. Risultato: il traffico marittimo nella zona è calato del 70% e le navi per raggiungere l’Europa dall’Asia devono circumnavigare l’Africa allungando la rotta di migliaia di chilometri con tempi e costi molto dilatati.
Le conseguenze sui prezzi dei noli non si sono fatte attendere. Il World Container Index di Drewry ha sfiorato quota 4.000 dollari per il container da 40 piedi nell’ultima settimana di gennaio, valore più alto da ottobre 2022, quasi raddoppiato (+93%) rispetto alla stessa settimana del 2023 e del 179% superiore ai tassi medi 2019 (pre-pandemia) di 1.420 dollari.
Ma, se i valori medi sono già pesanti, è proprio la rotta da Shanghai a Genova a far registrare i rincari più forti. La rilevazione del 25 gennaio fa segnare 6.365 dollari per il nolo di un container da 40 piedi sulla tratta, tariffa che solo nel novembre scorso aveva toccato il minimo di 1.344 dollari. Parliamo di un rincaro del 473% in 4 mesi! Nelle previsioni di Drewry i prezzi dei noli dall’Asia dovrebbero stabilizzarsi e forse calare leggermente nelle prossime settimane.