Alla conferenza stampa di presentazione di Saie, la fiera delle costruzioni, in evidenza i dati di Federcostruzioni, che stimano una crescita del 3% della produzione della filiera per il 2023.
Negli ultimi anni le costruzioni hanno trainato l’economia del Paese e la crescita del Pil. Favorita dagli incentivi, la filiera ha determinato la metà dell’incremento del Pil italiano del +8,3% nel 2021 e del +4% nel 2022. Tuttavia, complici uno scenario geopolitico incerto, l’inflazione e una politica monetaria restrittiva, nel 2023 la crescita ha rallentato, con l’Istat che stima un aumento del Pil del +0,9%. Allo stesso modo, anche il settore delle costruzioni cresce, anche se a ritmi più bassi, soprattutto a causa dello stop al superbonus, alla cessione del credito e al ridimensionamento degli incentivi per l’efficientamento energetico e sismico.
Di questo e non solo si è discusso durante la conferenza stampa di presentazione di Saie, la fiera delle costruzioni, del 28 marzo: progettazione, edilizia, impianti (9-12 ottobre, BolognaFiere), dal titolo Quale futuro per l’edilizia senza una vera politica industriale.
Federcostruzioni stima una crescita del 3% della produzione della filiera per il 2023. Si tratta di un valore che indica un mercato sempre in lieve crescita che si mantiene intorno al livello di €600 miliardi raggiunto nel 2022. Per quanto riguarda i comparti, nel 2023 si registra un +5% per gli investimenti in costruzioni, +18% per le opere pubbliche, +5% per il non residenziale privato, + 1,3% per le nuove abitazioni, +0,5% per la riqualificazione.
La Direttiva Casa Green e l’impatto sulle costruzioni. I dati Ance
La nuova proposta di direttiva UE sulle “case green”, che ambisce a rendere il patrimonio immobiliare europeo totalmente a emissioni zero entro il 2050, sarà cruciale per il futuro del settore. Il nostro Paese ha infatti molta strada davanti per raggiungere gli obiettivi. Secondo i dati ANCE, il patrimonio immobiliare italiano è molto vecchio: su 12,2 milioni di edifici residenziali, oltre 9 milioni (73%) rientrano nelle classi più energivore (E, F, G) e non sono in grado di garantire le performance energetiche, sia pur minime, richieste per gli edifici costruiti successivamente, e molto lontano dalle prestazioni minime richieste alle abitazioni dei nostri giorni. In merito al settore non residenziale, su circa 1,35 milioni di edifici, il 55%, pari a circa 743.000 edifici, ricade nelle classi più energivore (E, F, G).
Saie 2024: il ritorno della fiera delle costruzioni a Bologna
I trend emersi durante la conferenza stampa saranno protagonisti all’interno di Saie 2024, che ritorna in Emilia-Romagna dopo il successo del 2022, con oltre 430 aziende espositrici e 37mila visitatori, proseguendo l’alternanza strategica annuale con Bari. A Bologna, Saie proporrà una formula dinamica e immersiva grazie alla combinazione di spazi espositivi, convegni formativi, aree dimostrative e contest ad alta interazione.
Quattro i settori tematici – Progettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media – che, insieme alle numerose iniziative speciali, metteranno al centro il cantiere e i temi che determineranno il futuro delle costruzioni: sostenibilità, infrastrutture, formazione e innovazione.