
Cresce ancora l’ecommerce in Italia, ma il Diy perde in volumi
La ricerca ‘Ecommerce Italia 2023’ di Casaleggio Associati fotografa una situazione in chiaro-scuro con vendite online in crescita, ma spinte dagli aumenti dei prezzi.
Presentata la ricerca di Casaleggio Associati “Ecommerce Italia 2023” che illustra congiuntura, trend e novità delle vendite online in Italia, in Europa e nel Mondo. L’indagine è particolarmente interessante in quanto le merceologie del Diy&garden sono inserite e valutate nella categoria “casa e arredamento”, un macro mondo parecchio esteso, ma sempre più significativo della voce “altri” in cui lo rilegano altre indagini.
La variazione assoluta mostra un progresso del 19% delle vendite ecommerce 2022 rispetto all’anno precedente, a quota 75,8 miliardi di euro rispetto a 64,1 miliardi del 2021. Il dato però va visto nel contesto di alta inflazione che ha portato un aumento medio dei prezzi del 10% (che arriva fino al 15% in alcuni settori). Inoltre, il trend non è stato organico, ovvero ci sono settori che hanno registrato una forte crescita (il turismo e l’alimentare in particolare) e altri, praticamente tutti i prodotti non food, che hanno registrato una battuta d’arresto. In particolare, la nostra categoria “casa e arredamento” ha registrato una crescita del fatturato dell’8% a fronte di un aumento dei prezzi del 10%, quindi una perdita in termini di volumi.
In Italia la diffusione dell’online tra la popolazione (dai 2 anni in su), nel mese di gennaio 2023, ha raggiunto quota 75,1% (-1,2% rispetto all’anno precedente) con 44 milioni di utenti unici mensili e un decremento di circa un milione di persone rispetto allo scorso anno. I numeri degli acquirenti online tuttavia continuano la loro crescita superando i 38 milioni già lo scorso settembre.
In Italia il canale ecommerce ha ancora molto terreno da recuperare rispetto ai paesi evoluti del mondo occidentale: la spesa online degli italiani per beni di consumo è stata nel 2022 di 1.212 miliardi di euro, sotto la media europea (1.654 mld euro) e ben lontano da Francia, Germania e Regno Unito (2.940 mld euro). In conseguenza di ciò il 2,26% del PIL viene speso dagli italiani per beni di consumo online rispetto ad una media mondiale del 3,53% e ad esempio la Gran Bretagna dove questa percentuale arriva al 5,13%.