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Differenze inventariali nel diy: lampadine ed elettroutensili i più rubati

Differenze inventariali nel diy: lampadine ed elettroutensili i più rubati

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In base allo studio Crime&tech, le perdite sono pari all’1,67%. Il valore medio della refurtiva si attesta attorno ai 21 euro.

 

Il settore fa da te e l’andamento delle differenze inventariali nell’ultimo biennio: il tema è stata affrontato all’interno dello studio La Sicurezza nel Retail in Italia 2021, realizzato da Crime&tech, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto di Checkpoint Systems Italia e la collaborazione del Laboratorio per la Sicurezza.

 

In primo luogo il comparto, con perdite legate alle differenze inventariali del +1,67% rispetto al 2019, risulta una delle categorie più colpite dal fenomeno, insieme a supermercati, ipermercati e discount. Il valore medio della refurtiva si aggira attorno a 21 euro. Al primo posto dei prodotti più rubati si sono classificati per numero di pezzi le lampadine, seguite dalle pile, dalle spine e dalle prese elettriche.

 

Da un punto di vista invece di valore economico della merce, i prodotti più soggetti a taccheggi sono risultati gli elettroutensili, seguiti da utensili manuali e apparecchi per riscaldamento/raffreddamento delle abitazioni.

 

La ricerca rivela inoltre una certa omogeneità tra giorni della settimana nel verificarsi di eventi criminali, con una leggera prevalenza del weekend. Tuttavia, anche il lunedì sembrerebbe essere stato uno dei giorni di picco dei furti.

 

Oltre alle cause esterne, di natura criminale, le perdite dipendono anche da ragioni di natura operativa, che vedono al primo posto gli errori amministrativi, seguiti da scarti e rotture, sfridi e merce deteriorata.

 

“Studiare contromisure sempre più efficaci a contrasto delle perdite deve continuare ad essere una priorità – commenta Alberto Corradini, business unit director Italy Checkpoint Systems -; l’adozione di un approccio olistico che preveda la messa in atto di un mix di misure di sicurezza tradizionali (videosorveglianza, sigilli alle porte, barriere ed etichette antitaccheggio, servizi di doorman, sistemi di allarme gestiti da terze parti, ecc.) e di programmi di protezione alla fonte basati su tecnologia Rfid può rappresentare la soluzione”.