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Edilizia, 2024 in profondo rosso secondo ANCE

Edilizia, 2024 in profondo rosso secondo ANCE

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Il 2023 chiude con un buon risultato, ma il 2024 si preannuncia un anno difficile per l’edilizia. Il settore ristrutturazioni calerà addirittura del 27%!

 

ANCE, l’associazione italiana dei costruttori edili, ha presentato ieri il suo “Osservatorio Congiunturale 2024”, lo studio più approfondito e affidabile sullo stato del comparto edile.

 

Il 2023 ha chiuso con un risultato positivo del +5%, il terzo consecutivo: dal 2020 gli investimenti settoriali sono aumentati di circa 75 miliardi, recuperando larga parte del gap produttivo dovuto alla crisi ultradecennale (-92 miliardi). La crescita risulta generalizzata a tutti i comparti e trainata, in particolare, dagli investimenti per la riqualificazione abitativa, stimolata ancora una volta dagli incentivi fiscali, oltre che dal comparto delle opere pubbliche, sul quale incidono positivamente due fattori quali PNRR e chiusura fondi strutturali 2014-2020.

 

Per il 2024 il quadro cambia: la previsione è di un calo degli investimenti in costruzioni del -7,4% su base annua. Un risultato che risente del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria (che nell’ultimo triennio è giunta a rappresentare il 40% del mercato), a seguito del venir meno dello strumento della cessione del credito/sconto in fattura. Per tale comparto quest’anno si prevede, infatti, una flessione tendenziale del -27% che riporta i livelli a quelli pre-covid.

 

Segni negativi anche per la nuova edilizia abitativa (-4,7%) e non residenziale privato (-1%); di contro, si prevede un’ulteriore e importante crescita negli investimenti in opere pubbliche (+20%), legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del PNRR che assume un ruolo ancor più centrale per il sostegno all’economia e del settore delle costruzioni, a seguito del ridimensionamento del driver rappresentato dalle ristrutturazioni.