Edilizia sostenibile: le figure professionali più richieste
Dagli operai specializzati agli energy manager: ecco le principali risorse di cui necessita il settore, in una survey di Klimahouse.
Chi sono i professionisti più ricercati nel mondo dell’edilizia sostenibile? Il tema è stato al centro della ricerca condotta da Local Area Network per Klimahouse, manifestazione internazionale sul risanamento e l’efficienza energetica in edilizia, svoltati a Bolzano dall’8 all’11 marzo 2023. La survey ha coinvolto 700 realtà del comparto tra cui aziende edili (30,1%), studi tecnici (36,1%) e professionali (33,8%).
Dall’indagine è emerso come il tema della sostenibilità resti cruciale nell’evoluzione del settore del building, in cui occorrono professionisti con conoscenze e abilità adeguate: sostenibilità non significa, del resto, solo materiali, energia rinnovabile, impiantistica, tecnologie ma soprattutto competenze professionali per consentire l’adozione ottimale dei protocolli più avanzati.
Oltre il 50% delle aziende rispondenti alla survey è alla ricerca di figure professionali da assumere nel breve periodo. In particolare, le imprese edili stanno cercando operai con mansioni tradizionali (60,9%), addetti a comunicazione e marketing (18,4%), addetti a impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (16,1%) nonché certificatori della qualità ambientale/sicurezza (12,7%). Gli studi professionali, invece, ricercano maggiormente ingegneri ambientali o civili (37,4%), geometri o periti (37,3%), architetti paesaggisti (23,0%) e ingegneri energetici o energy manager (18,1%).
Dall’indagine di Klimahouse emerge inoltre che le posizioni che offrono contratti più stabili sono quelle di certificatore della qualità ambientale (92,8%), addetto di impianti di condizionamento a basso impatto ambientale (82,6%), operaio con mansioni tradizionali (58,9%) e addetto a comunicazione e marketing (30,6%).
Fra i motivi che spingono le imprese ad assumere nuovo personale, il principale è l’espansione in attività tradizionali (70,2%) e in qualifiche medio-alte (59,4%), seguito dalla sostituzione di personale a fronte di dimissioni (20,1%) o pensionamento (9,6%). Per le imprese edili, così come per gli studi professionali, le modalità di assunzione vanno dal passaparola (56,4%) fino al reclutamento nelle scuole professionali (21,0%). Per i neoassunti è previsto nella maggior parte dei casi un contratto a tempo indeterminato (56,0%) o determinato (24,8%). Inferiori gli apprendistati (7,3%) o le collaborazioni coordinate continuative (3,8%).