
La situazione, già grave ora, diventerà drammatica nell’estate spingendo i consumatori ad adottare tutte le contromisure possibili. Il ruolo della rete di vendita dell’home&garden.
Negli ultimi tre anni il consumatore ha spostato velocemente i focus in base ai repentini eventi che hanno condizionato il suo quotidiano e di conseguenza ha concentrato la capacità di spesa sempre più ridotta, su determinati prodotti. Emergenza sanitaria, lockdown, caro gas, combustibili e bollette elettriche hanno spinto di volta in volta articoli per pulizia e sanificazione, poi vernici e prodotti per la sistemazione della casa, quindi soluzioni per il risparmio energetico.
In questa fase così convulsa è fondamentale per i retailer del bricolage e più in generale per tutti i canali che fanno riferimento all’home&garden, anticipare quali saranno le preoccupazioni future dei loro clienti, perché è lì che saranno disposti a investire senza remore. E tutti gli indizi lasciano presagire che il prossimo fattore che allarmerà la popolazione sarà l’emergenza idrica.
La siccità che ha colpito il nostro paese dura ormai da quasi due anni e, se inizialmente a preoccuparsi erano principalmente gli agricoltori e l’industria, i problemi stanno arrivando a colpire anche i singoli cittadini. Anzitutto l’aumento delle bollette: negli ultimi 10 anni i rincari sono stati mediamente dell’1% annuo, mentre si prevede che nell’anno corrente possano arrivare al 6-7%. D’accordo, in termini assoluti la spesa per l’acqua potabile è marginale, gli aumenti medi saranno nell’ordine di poche decine di euro/anno a famiglia, ma spesso le decisioni d’acquisto si basano su suggestioni che poco hanno a che fare con un conto razionale di costi/benefici. Naturalmente il discorso cambia per chi ha un giardino con un tappeto erboso e delle piante da irrigare, laddove la spesa annua può superare i 1000 euro: in questo caso il caro bolletta idrica diventa un tema più sensibile.
Da considerare anche le campagne che sono state avviate per il consumo idrico consapevole e che diventeranno sempre più martellanti con l’avvicinarsi della stagione calda. Già adesso i bacini idrici sono a secco, fiumi e laghi sono ai livelli minimi da sempre, i ghiacciai in forte ritirata e anche le falde acquifere si stanno svuotando. Un dato a titolo d’esempio: secondo l’associazione nazionale che riunisce i consorzi di bonifica, le riserve idriche nella regione sono inferiori del 13,5% a quelle del 2022, che già non fu un anno felice. Ma se guardiamo alla media storica, le riserve sono diminuite del 60%. E’ realistico che, salvo un’improbabile primavera esageratamente piovosa, nell’estate scattino limitazioni e divieti all’uso dell’acqua potabile, causando notevoli disagi ai consumatori, che metteranno in atto le contromisure possibili. Inoltre, a detta di tutti, questo problema è tutt’altro che episodico, andrà sempre più ad aggravarsi nel tempo, giustificando interventi strutturali da ammortizzare negli anni.
Il canale del bricolage può aiutare i clienti (e sé stesso) proponendo campagne di sensibilizzazione e orientando la didattica sul tema del risparmio idrico, mettendo in evidenza i tanti prodotti disponibili in assortimento che riducono il consumo di acqua o aiutano a rendersi autosufficienti ove possibile. I settori idraulica/bagno e giardinaggio/irrigazione quelli maggiormente coinvolti, ma sono numerose le opere che possono rendersi utili allo scopo: pensiamo ad esempio alla raccolta delle acque piovane tramite canalizzazioni, vasche e serbatoi o alla realizzazione di pozzi.