
Franchising: il fatturato 2022 supera i 30,9 miliardi (+7%)
In aumento anche il numero dei negozi e degli addetti. Nuove insegne in crescita nel segmento casa.
Continua nel 2022 lo sviluppo positivo del comparto del franchising, con un aumento del giro d’affari e degli occupati. È quanto emerge dal Rapporto Assofranchising Italia 2023 – Strutture, Tendenze e Scenari, curato dal centro studi di Nomisma. Il fatturato del comparto supera cioè la quota di 30,9 miliardi di euro (+7,1% rispetto al 2021). Il numero di punti vendita affiliati raggiunge le 61.162 unità (+2,2% rispetto al 2021), mentre quello degli addetti occupati arriva a 252.848 (+6,2%).
La media di personale per punto vendita in franchising è di 4,1, dato sostanzialmente stabile rispetto alla precedente rilevazione, a testimonianza del protrarsi del periodo favorevole che stanno attraversando i punti di vendita di più grandi dimensioni, appartenenti al settore casa e distribuzione organizzata. Proprio nel segmento home inoltre (assieme ai mondi dei servizi e della ristorazione) si rileva la maggior dinamicità in termini di crescita di nuove insegne.
Nel 2022, le reti in franchising attive in Italia sono 954. Il nord ovest è al primo posto per numero di franchisor, seguito dal nord est e centro Italia. In crescita, con 199 reti attive, l’area del sud e delle isole.
Prendendo in esame le regioni con il più alto numero di punti vendita, troviamo al primo posto la Lombardia con 9.955 store, seguita da Lazio (6.734), Campania (4.805), Emilia-Romagna (4.757) e Sicilia (4.665).
La tecnologia sta dando un grande impulso al comparto dell’affiliazione e si profila come un asset strategico di competitività. Tra gli intervistati, 1 brand su 2 possiede un canale ecommerce attivo già da prima del 2020, mentre il 18% dichiara di averlo attivato tra il 2020 e il 2022.
Cresce la quota di fatturato derivante dalla vendita ecommerce (+8,7% nel 2022) e, dalle dichiarazioni dei franchisor, si prevede un ulteriore incremento fino al 12,8% per il 2023. Infine nel prossimo triennio, l’84% delle imprese interessate dalla survey è propenso ad investire in digital technology per migliorare le performance economico-finanziarie e la gestione della propria rete.