
GfK/NIQ: il brico-garden chiude il 2024 in forte recupero
Il settore recupera nettamente a valore rispetto al primo semestre, risalendo di circa 9 punti percentuali a quota -0,7%.
Il comparto del brico-garden, all’interno del canale diy superstore, termina il 2024 con un fatturato di circa 6 miliardi e 276,8 milioni di euro, in lieve calo rispetto al 2023 (-0,7%). È, questa, una delle prime evidenze emerse dall’analisi dei dati GfK – an NIQ Company sull’andamento dei mercato del fai da te e del giardinaggio in Italia, aggiornati a fine dicembre 2024.
Venendo all’andamento per categoria, spiccano il +11% del mondo dei grandi elettrodomestici e il +14% dei piccoli elettrodomestici. Interessante il +9% del settore del legname (vs il -8% del periodo gennaio-giugno ‘24). Cresce inoltre il segmento ferramenta/sicurezza (+6% vs -5% del primo semestre), mentre l’automotive è al +6% (vs il +0% del primo semestre).
Anche il comparto delle costruzioni, particolarmente penalizzato nel primo semestre (-23%), migliora notevolmente le sue prestazioni, chiudendo al -4%. Riduce la flessione rispetto alla prima parte dell’anno pure il segmento dei sanitari, che passa da -14% a -8%. Entrambi i settori, soprattutto nella prima parte, dell’anno hanno sofferto a causa del diverso supporto del Governo in termini di incentivi all’acquisto delle 2 categorie.
Il garden
Il mondo del garden termina il 2024 al -4,8%, attestandosi su un fatturato di 641,6 milioni di euro. Importante recupero, quindi, rispetto ai primi 6 mesi dell’anno, quando il comparto era sceso al -9,4%.
Quanto all’andamento per categoria, è interessante notare innanzitutto come, a fronte del -10% degli utensili manuali da giardino, continui la parabola ascendente degli elettroutensili per il garden (+9%). Buoni riscontri anche per il mondo delle recinzioni da giardino (+7% vs -13% del primo semestre). Bene il segmento dei prodotti chimici per il giardino, al +5% (vs -3% del secondo semestre). In ripresa anche il mondo dell’irrigazione, che segna un +2%, contro il -9% dell’intervallo gennaio-giugno). Spicca, di contro, la flessione del -22% del comparto piscine/spa/garden buildings (in recupero però rispetto al -27% del primo semestre).