Home Distribuzione Home Depot e Lowe’s, vendite Q1 2025 deboli con l’incognita dazi
Home Depot e Lowe’s, vendite Q1 2025 deboli con l’incognita dazi

Home Depot e Lowe’s, vendite Q1 2025 deboli con l’incognita dazi

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Le due insegne leader del mercato home improvement USA hanno presentato i risultati del primo trimestre 2025 conclusosi all’inizio di maggio. Risultati positivi per Home Depot, meno per Lowe’s.

The Home Depot, il più grande rivenditore di bricolage al mondo, ha riportato vendite di 39,9 miliardi di dollari per il primo trimestre dell’anno fiscale 2025, con un aumento del 9,4% rispetto al primo trimestre dell’anno fiscale 2024. Le vendite comparabili (a parità di store attivi) sono però diminuite dello 0,3%, considerando solo gli Stati Uniti sono aumentate dello 0,2%. L’utile netto per il primo trimestre dell’anno fiscale 2025 è stato di 3,4 miliardi di dollari, rispetto agli utili netti di 3,6 miliardi di dollari del 2024. Una situazione positiva grazie alle nuove acquisizioni, ma che mostra un mercato ancora timoroso.

 

Peggio è andata per Lowe’s. Le vendite di negozi comparabili sono diminuite dell’1,7% nel trimestre, mentre le vendite totali sono diminuite del 2% a 20,9 miliardi di dollari. Gli utili netti sono diminuiti del 6,5% a 1,64 miliardi di dollari.

 

Cina e dazi

Entrambi i Ceo delle insegne, durante le rispettive conferenze stampa, hanno fatto riferimento alle politiche commerciali che intendono mettere in atto per fronteggiare i dazi sulle importazioni dalla Cina, attualmente al 10% ma che in prospettiva potrebbero impennarsi al 34% se il negoziato in corso tra i due paesi non dovesse portare risultati

 

Lowe’s ha sottolineato che la sua catena di approvvigionamento diversificata nel tempo e consentirà di mantenere la competitività dei prezzi. Circa il 60% degli acquisti di Lowe proviene dagli Stati Uniti, equivalenti a circa 30 miliardi di dollari all’anno. Circa il 20% proviene dalla Cina. Lowe’s ha comunque mantenuto le sue prospettive per l’intero anno che prevedono vendite comparabili a +1% rispetto all’anno precedente.

Anche The Home Depot ha voluto evidenziare la diversificazione della sua catena di approvvigionamento, sottolineando che più della metà dei suoi acquisti proviene dagli Stati Uniti. L’insegna prevede che tra 12 mesi, nessun singolo paese al di fuori degli Stati Uniti rappresenterà più del 10% degli acquisti. L’azienda inoltre dichiara di non avere in programma aumenti generalizzati di prezzo.