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Il governo affossa i bonus: stop a ogni tipo di cessione dei crediti

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Con un decreto lampo di due soli articoli il governo blocca ogni possibilità di cessione dei crediti fiscali derivanti da tutti i bonus edilizi, inficiandone pesantemente l’efficacia.

 

Il Consiglio dei Ministri, su proposta della Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per regolare la cessione di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali. In particolare, il testo modifica le norme riguardanti la cessione dei crediti d’imposta per le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, l’efficienza energetica, il superbonus 110%, la sicurezza antisismica, le facciate, gli impianti fotovoltaici, le colonnine di ricarica e le barriere architettoniche. Dunque praticamente tutte le forme di incentivazione in vigore negli ultimi anni.

 

L’obiettivo di questa misura non è quello di modificare gli incentivi fiscali in sé, ma di regolare la cessione dei relativi crediti, che potrebbe avere un impatto negativo sul debito pubblico. A partire dall’entrata in vigore del decreto, ad eccezione di alcune operazioni già in corso, non sarà più possibile per coloro che effettuano queste spese optare per lo “sconto in fattura” o per la cessione del credito d’imposta. Inoltre, non sarà consentita la prima cessione dei crediti d’imposta relativi a specifiche categorie di spese, ma rimane la possibilità di detrarre gli importi corrispondenti.

 

Negli ultimi giorni si è parlato della possibilità che alcuni Enti locali si attivassero per acquisire i crediti fiscali rimasti bloccati sulla piattaforma di cessione dell’Agenzia delle Entrate. Questa proposta aveva ottenuto il sostegno dell’imprenditoria e del settore delle costruzioni, ma ha allarmato il Governo che temeva l’esplosione del debito pubblico locale e in un certo senso ha giustificato le caratteristiche d’urgenza al decreto di cui si parlava già da qualche tempo.

 

Nella conferenza stampa in cui è stata annunciata la misura, Giorgetti ha affermato che “Il dl sui crediti degli incentivi fiscali, cioè dei bonus edilizi, è una misura d’impatto che si rende necessario per bloccare gli effetti di una politica scellerata usata anche in campagna elettorale e che ha prodotto beneficio per alcuni cittadini ma posto alla fine in carico a ciascun italiano 2mila euro a testa. Questo è bilancio di questa esperienza“. Un’affermazione pesante che non valuta il carattere di investimento di queste agevolazioni di cui hanno beneficiato innumerevoli settori produttivi e distributivi.

 

Sul piede di guerra le associazioni di settore: Ance (costruttori edili), CNA (artigiani), Federlegnoarredo denunciano come la decisione del governo avrà un impatto occupazionale molto pesante, metterà a rischio la sopravvivenza di numerose imprese e influirà negativamente sul raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico fissati per il 2030.