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Illuminazione da esterno: opportunità ed esigenze del mercato

Illuminazione da esterno: opportunità ed esigenze del mercato

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Per capire come arricchire il comparto dell’outdoor, abbiamo analizzato insieme a Bot Lighting le prospettive e le necessità di questo mercato in crescita.

Il mondo dell’illuminazione costituisce una fra le realtà più dinamiche ed eterogenee del settore brico. Le merceologie che si possono trovare fra le corsie dei punti vendita sono diverse, ma tutte volte a rispondere a precise esigenze e tendenze di mercato. E se da un lato il lavoro portato avanti sull’illuminazione da interno ha dato vita a prodotti all’avanguardia in grado di soddisfare i bisogni del consumatore moderno, sul mercato ci sono ancora diversi spazi del settore che non sono ancora sufficientemente coperti e a cui è dedicato ancora troppo poco spazio, come quello degli apparecchi da esterno. Abbiamo parlato dell’esigenza di ampliare questi assortimenti con Simonetta Aldini, responsabile Gds di Bot Lighting. Nata più di quarant’anni fa a Venezia dalla collaborazione con l’azienda finlandese Airam, Bot Lighting, fin dalla sua fondazione, si è occupata soprattutto della distribuzione di sorgenti luminose. Ha continuato su questa linea fino a qualche anno fa quando, per seguire le richieste del mercato, la gamma è stata integrata con un catalogo apparecchi estremamente vario.

 

LE OPPORTUNITÀ DA COGLIERE

È proprio analizzando i bisogni del settore che qualche anno fa Bot Lighting comprende che c’è un ulteriore “bisogno di ampliare l’offerta e dare al mercato nuove opportunità”, sfruttando in particolare le potenzialità dell’illuminazione Led. “Questa tecnologia permette di creare nuove forme che possono integrarsi bene all’interno dell’arredo esterno”, spiega Aldini. “L’innovazione non è solo nella forma e nel colore dell’apparecchio”, data la possibilità oggi di creare colori alternativi rispetto al nero predominante in passato, ma anche nello scegliere la temperatura di luce desiderata grazie al sistema CCT (temperatura del colore correlata): è possibile avere un unico apparecchio che emana luce calda, fredda o naturale, agendo su un selettore interno. Da notare come poi oggi la maggior parte dei circuiti Led integrati siano anche sostituibili permettendo la riparazione dell’apparecchio garantendogli una lunga vita. Altra opzione è sempre quella poi di garantire al mercato apparecchi che non necessariamente includano un Led integrato, in modo da poter assicurare ogni libertà di scelta al consumatore su quantità e colore della luce. In aggiunta a questo, le opportunità sull’outdoor si stanno sviluppando anche in direzione dell’alimentazione solare, tema molto attuale che risponde al crescente trend trasversale della sostenibilità. E in questo senso Bot Lighting sta sviluppando prodotti che non influiscono sull’inquinamento luminoso, un aspetto della questione green che spesso viene sottovalutato.

 

LE ESIGENZE DEL MERCATO

“Queste sono le opportunità che in questo momento si possono cogliere”, continua Aldini: strumenti per rispondere alle principali esigenze del mercato. Fra queste, Bot Lighting ha individuato in primo luogo il bisogno di avere un prodotto di qualità: trattandosi di referenze che devono resistere alle intemperie o a sbalzi di temperatura, quando si parla di apparecchi da esterno è necessario che i materiali delle strutture garantiscano un alto indice di resistenza. Non di secondaria importanza è la qualità della sorgente luminosa: così come per il materiale utilizzato negli apparecchi, è necessario che anche il Led, in quanto tecnologia delicata, sia un prodotto di qualità, soprattutto se si tratta di Led integrato. “L’apparecchio e la sorgente luminosa devono avere inoltre un alto indice di protezione dagli agenti esterni”, principalmente dall’acqua e dalla polvere. “La nostra tendenza è di garantire una protezione minima IP65 per circa il 98% dei prodotti che dedichiamo a questo comparto”. Tenendo conto di queste elevate esigenze qualitative, il mercato richiede di conseguenza di “portare cultura nel consumatore”, afferma Aldini: per aiutare anche gli utenti meno preparati, “una delle priorità deve essere aiutare il cliente e indirizzarlo verso il prodotto più appropriato per l’utilizzo che ne farà”, garantendo sempre un giusto rapporto qualità-prezzo. Risulta infine indispensabile circondarsi di partner affidabili. “L’illuminazione è un mercato in grande evoluzione. I tempi di invecchiamento dei prodotti, si sono molto ristretti grazie o a causa della tecnologia”: oggi il turnover dei prodotti non raggiunge l’anno, per cui “c’è bisogno che i fornitori sappiano correre a fianco ai propri clienti, non per inseguire il mercato ma per anticiparlo”.

 

L’IMPORTANZA DELLA DIDATTICA

Per supportare il consumatore, Bot Lighting ha sviluppato due livelli di didattiche che si integrano sui lineari. A livello dello sguardo vengono fornite tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole: tutti i packaging ad esempio riportano loghi al posto di diciture, perché le confezioni spesso non hanno spazio sufficiente per illustrare tutto il prodotto; il logo viene quindi riportato sulla didattica per spiegarne il significato e la proprietà che esprime. A un livello superiore viene invece posta un’ulteriore didattica che indica che l’articolo è destinato a un uso esterno. L’azienda si impegna inoltre a creare espositori che permettano al consumatore di fare esperienza del prodotto e rendersi maggiormente conto della qualità, soprattutto dei materiali che vengono utilizzati.

 

PROGETTI FUTURI

Per dare una risposta concreta alle esigenze di mercato, in generale Bot Lighting si propone di ampliare la gamma del comparto, in particolare sui paletti da esterno, dove c’è meno proposta e meno offerta, e dove l’offerta che viene presentata non ha grandi standard qualitativi. In aggiunta a questo, l’obiettivo è potenziare il ventaglio di prodotti con ricarica interna, come le lampade da tavolo a ricarica USB, e puntare su referenze quali i segnapasso, che solitamente non richiedono una particolare installazione. Insomma, se da un lato “la luce nelle case è già presente e non può mancare per ovvi motivi, dall’altro c’è ancora tanto da illuminare per quanto riguarda l’illuminazione da esterno” conclude Aldini. E Bot Lighting ha accettato la sfida.