Immobili commerciali: bene gli shopping center e i retail park
Alla base della ripresa, la capacità degli operatori di ammodernare e diversificare le strutture, sempre più in ottica omnicanale.
Il retail real estate italiano sta mostrando di reagire positivamente al complesso contesto economico generale, nonostante la riduzione di volumi che ha riguardato il comparto. Emergono segnali positivi in più ambiti: nella domanda di locazioni nelle principali high street con conseguente aumento dei canoni, nel miglioramento in termini di numero di visitatori e fatturato per i centri commerciali e nell’interesse crescente verso i segmenti retail park e gdo.
Nonostante lo sviluppo del commercio online, lo store fisico si conferma centro nevralgico della customer experience in location prime, anche se sempre più in ottica multichannel. Parallelamente si evidenzia una grande attenzione alla location, con una preferenza verso soluzioni di riqualificazione, ampliamento e riposizionamento a discapito delle nuove costruzioni. Questo quanto emerge dalle analisi riportate nell’ottava edizione di Real Estate Data Hub, il rapporto realizzato dai Centri Studi di RE/MAX Italia e di Avalon Real Estate e dall’Ufficio Studi di 24MAX sul mercato immobiliare italiano nel primo semestre 2023.
In termini di locazione, negli ultimi mesi si è verificata una ripresa nelle maggiori high street italiane. Alcune di queste operazioni sono legate al commercio online, in quanto coinvolgono spazi che hanno la funzione di click and collect point anche se, secondo i dati relativi alla prima parte del 2023, il mercato si sta avviando verso un equilibrio tra store fisico e virtuale.
Quanto ai centri commerciali, gli ingressi dei visitatori sono in costante miglioramento: i primi 6 mesi del 2023 si chiudono con una crescita significativa rispetto al 2022 (+10,6 %), sebbene permanga ancora un gap con il 2019 del -9,4%. I fatturati del primo semestre 2023 degli shopping center sono leggermente superiori anche a quelli del 2019, anno pre-pandemia, segnando un aumento pari all’1,7%, un risultato che evidenzia una solida ripresa per tutto il comparto. Ciò è dovuto a una continua trasformazione della concezione dei punti vendita da parte degli utilizzatori finali: la minore affluenza è accompagnata da valori medi di spesa più alti, segnale di acquisti presumibilmente più mirati e di un approccio diverso da parte del cliente finale nei confronti dello store fisico.
Anche i retail park stanno attraversando una congiuntura positiva. La motivazione principale del buon andamento di questo comparto è da ricercare nella struttura degli asset e nel continuo processo di diversificazione e ammodernamento delle strutture.