
Impianti idrotermosanitari ancora in calo
Nel 2024 il comparto ha registrato un calo del 2%, confermando il trend negativo avviato nel 2023 dopo il boom post-pandemico.
Nel 2024, il comparto degli impianti idrotermosanitari negli edifici ha registrato un’ulteriore contrazione, con un calo del 2% in termini di valore della produzione. È uno dei principali dati emersi dall’11° Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme, dedicato al mercato dell’installazione degli impianti negli edifici in Italia per il periodo 2025-2028, realizzato in collaborazione con Angaisa, Assoclima, Assotermica, AiCarr e MCE – Mostra Convegno Expocomfort. Il rapporto è stato presentato il 6 maggio a Milano, presso la sede di Anima Confindustria.
La flessione risulta più contenuta (-0,5%) se si considera l’intero settore degli impianti in edilizia, escludendo quelli di tipo elettrotecnico ed elettrico. Per gli impianti idrotermosanitari, il dato conferma una tendenza negativa già emersa nel 2023, quando il calo era stato del 6,8%, dopo però un biennio di forte crescita post-pandemica: +37% nel 2021 e +18,9% nel 2022.
Anche il numero di imprese attive nel settore evidenzia un ridimensionamento strutturale. Nel 2023 le aziende operanti nell’installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e condizionamento sono scese a 63.254, rispetto alle 69.504 del 2008, con una flessione del 9%. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni partner del Rapporto.
Il presidente Angaisa Maurizio Lo Re ha commentato: “Il Rapporto Cresme illustra luci e ombre dell’impiantistica Europea, raccontandoci dell’incertezza dei mercati e delle difficoltà di programmare anche nel breve periodo. In questo scenario il nostro obiettivo è rafforzare il ‘saper fare’, lavorando sulla formazione di una nuova generazione di imprenditori e manager nella distribuzione specializzata ITS che sappiano supportare la qualità, piuttosto che il prezzo, e garantire continuità e sviluppo del settore. Puntiamo a rafforzare la connessione tra formazione tecnica e mondo del lavoro, adeguando percorsi d’istruzione per studenti e futuri diplomati degli istituti tecnici sulle opportunità di lavoro e sui fabbisogni delle aziende HVAC+R”.