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Kingfisher in alto mare con Brico Dépôt Iberia e Castorama Russia

Kingfisher in alto mare con Brico Dépôt Iberia e Castorama Russia

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Nessun progresso concreto nella vendita dei negozi Castorama in Russia e Brico Dépôt in Spagna e Portogallo, che registrano un calo nelle vendite rispettivamente del 6,9% e del 3,6%.

 

Risale a quasi un anno fa l’annuncio di Kingfisher di voler uscire dai mercati di Russia, Spagna e Portogallo. Una scelta che ha visto implicati rispettivamente 20 negozi Castorama russi (di cui 1 ha già chiuso i battenti) e 31 Brico Dépôt tra Spagna e Portogallo, e il cui futuro risulta ancora incerto.

 

La decisione, legata al noto piano quinquennale di trasformazione del business in una ‘sola Kingfisher’ annunciato a suo tempo dall’ad Veronique Laury, era stata presa per concentrarsi sullo sviluppo dei mercati di riferimento principali – Regno Unito, Francia e Polonia – ma, secondo il quotidiano britannico Financial Times, la procedura di vendita sta risultando molto più difficile del previsto, per cui i punti vendita implicati nella riorganizzazione del colosso inglese del fai da te al momento risultano ancora attivi e nulla è stato comunicato circa le loro sorti.

 

Durante la presentazione dei dati economici ottenuti nel primo semestre (1 febbraio 2019-31 luglio 2019) da Kingfisher avvenuta in data odierna (18 settembre 2019) sono stati confermati l’attività di trasformazione del Gruppo e un progresso nella questione in Russia e nella penisola iberica, ma non è stato svelato nulla di concreto sulla vendita dei negozi. Dati alla mano, nella penisola iberica (Brico Dépôt Spagna e Portogallo) è stato registrato un calo del 3,6% per £176 milioni, in Russia di –6,9% per £154 milioni, riflesso di un difficile contesto di mercato.

 

Difficile dire se entro il 25 settembre, data in cui Thierry Garnier prenderà il posto della Laury, si avrà una panoramica più dettagliata.