
Kingfisher, risultati Q2 migliori del previsto
Una leggera contrazione delle vendite per il Gruppo Kingfisher nel trimestre che si chiude il 10 luglio, ampiamente prevista in ragione dell’eccezionale periodo del 2020 con cui va a confrontarsi.
Presentati i risultati fiscali del Gruppo Kingfisher del Q2 2021, ovvero dal 2 maggio al 10 luglio dell’anno in corso. C’era curiosità perché il periodo va a confrontarsi con il boom post lock down dello scorso anno, mesi in cui le insegne del bricolage hanno fatto registrare una forte crescita in tutta Europa e quindi difficili da superare in termini di vendite.
E infatti il risultato, a livello di Gruppo, è leggermente negativo (-1,3%), con un maggio ancora in crescita (+2,5%) e un giugno in perdita più netta (-2,2%). Intendiamoci, il trend positivo del brico/garden è confermato anche per questo 2021, semplicemente nell’anno tutti i retailer dovranno incassare dei segni meno in relazione ai trimestri di crescita abnorme del 2020. Tanto è vero che la crescita registrata su base biennale fino al 10 luglio fa segnare un notevole +22,3%, in calo di due soli decimali dal +22,5% di fine Q1.
Ci sono comunque differenze significative nelle diverse aree in cui opera il Gruppo. Infatti, se in Regno Unito e Irlanda le vendite non conoscono flessioni (+3,3%), in Francia dove opera con le insegne Castorama e Brico Dépôt, la battuta d’arresto è piuttosto brusca (-8,9%). Molto bene in Spagna (+19,6%) e Romania (+12,3%), sostanziale pareggio in Polonia (-0,4%). Discorso a parte merita l’ecommerce che cala nel Q2 di un 6,1%, per l’inevitabile ritorno del cliente nei punti vendita, ma su base biennale rimane positivo di un clamoroso 188,2%.
Soddisfatto dei risultati Thierry Garnier, amministratore delegato di Kingfisher, in quanto le previsioni erano di una contrazione più netta: “La performance di Kingfisher nel secondo trimestre fino ad oggi è stata superiore alle aspettative. Siamo lieti di vedere una crescita su base biennale in tutte le categorie e canali, con vendite di ecommerce in particolare quasi tre volte superiori rispetto allo stesso periodo del 2019. Prevediamo che le vendite del primo semestre e l’utile ante imposte rettificato siano superiori alle nostre aspettative precedenti. Continuiamo a essere incoraggiati dalle tendenze favorevoli a lungo termine per il nostro settore e siamo fiduciosi della continua sovraperformance dei nostri mercati più ampi”.