Leroy Merlin Padova, arriva un aiuto dallo Stato
Un ‘soccorso’ da 3,6 milioni di euro per la realizzazione del punto vendita padovano che avrebbe potuto essere cancellato in seguito al vertiginoso aumento dei costi.
Se ne parla ormai da 8 anni, un’impresa titanica che prevede la trasformazione di un edificio storico soggetto a vincolo da parte della Soprintendenza in una grande superficie di vendita Leroy Merlin da oltre 10.000 mq. Ormai la burocrazia ha esaurito il suo percorso, i progetti sono stati approvati fin nei minimi dettagli, manca solo la posa della prima pietra, ma il retailer francese sembrava ancora indeciso per l’aumento dei costi preventivati, schizzato ad almeno 40 milioni di euro dai 30 previsti inizialmente.
Da qui l’idea del Comune di Padova di chiedere un contributo allo stato per venire incontro a Leroy Merlin. D’altro canto, si tratta di un edificio sottoposto a vincolo dei Beni Culturali e il proprietario rimane il Comune di Padova, anche se è dato in concessione a un privato e impiegato per scopi commerciali. Inoltre, negli accordi la struttura rimarrà visivamente al 100% come da progetto originale degli anni ’60 di Giuseppe D’Avanzo.
In prima battuta la richiesta all’erario è stata del 20% dell’opera, pari a 8 milioni, ma a Roma si è deciso di attivare un meccanismo compensativo pari a circa la metà di quanto richiesto: sarà di 3,6 milioni di euro il contributo pubblico per la riqualificazione dell’edificio. Morale, questa volta si dovrebbe partire davvero, entro maggio dovrebbe aprire il cantiere, con prospettiva di un fine lavori in 18 mesi circa, quindi entro la fine del 2026.
Per l’insegna francese questo punto vendita rappresenta molto di più di un’operazione commerciale, tanto che è stata prevista la realizzazione di un filmato che documenti tutte le fasi dei lavori di quella che è una vera e propria opera di restauro di un monumento. Dunque, entra in gioco anche il marketing sociale e l’immagine di Leroy Merlin, anche a livello internazionale, come azienda in grado di farsi carico della riqualificazione di aree di importante interesse storico e di portare valore, anche culturale, nei territori in cui si insedia.