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Leroy Merlin in Russia, ancora polemiche

Leroy Merlin in Russia, ancora polemiche

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Una video inchiesta di Le Monde rivela la presenza di prodotti Leroy Merlin nella dotazione dell’esercito russo, sebbene escluda un coinvolgimento consapevole del retailer nella fornitura.

 

Come era prevedibile, la decisione di Leroy Merlin di continuare ad operare in Russia nonostante le sanzioni economiche e la chiusura delle filiali di molti retailer e produttori occidentali, continua ad avere uno strascico polemico. Venerdì scorso è stato pubblicato nel sito del quotidiano francese Le Monde un circostanziato video reportage, realizzato in collaborazione con le piattaforme di giornalismo investigativo Bellingcat e The Insider, in cui vengono mostrati prodotti e confezioni delle insegne francesi Leroy Merlin e Auchan (entrambe della famiglia Mullez) utilizzati dai soldati russi al fronte.

 

I giornalisti confermano che il coinvolgimento di Leroy Merlin è puramente passivo, ovvero non vi è alcun supporto diretto di manager o dipendenti per queste forniture. Semplicemente, vista la natura dei prodotti venduti, molti dei quali sono adatti ad operazioni di genio militare (costruzione o demolizione di strutture, trincee, ecc) ed essendo Leroy Merlin il più grande e capillare rivenditore di articoli per il fai da te del paese è inevitabile che alcuni articoli finiscano nella dotazione dell’esercito russo. Diversa la situazione di Auchan, il cui staff locale è accusato nel video di partecipare attivamente a raccolte di beni di prima necessità a beneficio delle truppe e alla propaganda di regime, ricostruzione per altro smentita dal Gruppo Mullez.

 

L’inchiesta sottolinea come oggi Leroy Merlin sia in assoluto l’azienda occidentale con il maggior giro d’affari in Russia (456,6 miliardi di rubli, pari a circa 5,7 miliardi di euro), paese che rappresenta il suo secondo mercato mondiale e dove realizza il 20% del suo fatturato globale.

 

Ricordiamo che Leroy Merlin aveva motivato la sua permanenza in Russia sostenendo di avere “una responsabilità nei confronti dei 45.000 dipendenti e delle loro famiglie che da 18 anni contribuiscono alla costruzione di Leroy Merlin Russia. Non abbiamo motivo di condannare i nostri team in Russia per una guerra che non hanno scelto”. Inoltre, l’insegna ha dichiarato di aver bloccato ogni nuovo piano di sviluppo nel paese.

 

E’ possibile vedere il video reportage da questo link.