
Mercatoni Aumai: frode fiscale, agli arresti il titolare
La più grande catena di mercatoni cinesi d’Italia (37 store, 60 mln di fatturato) accusata di evasione fiscale milionaria. Arrestato il titolare.
5 cittadini cinesi sono stati arrestati dalla guardia di finanza del comando provinciale di Monza per frode fiscale in relazione alla gestione della catena di mercatoni Aumai Shopping. Tra di essi il titolare dell’azienda, Chen Wen Xu, residente a Brescia, una manager e altri tre collaboratori. L’accusa è quella di aver evaso imposte per 6 milioni di euro attraverso un articolato giro di fatture false.
Secondo il PM titolare delle indagini, il retailer avrebbe creato una rete di 14 società fantasma intestate a cittadini cinesi incensurati, aziende che dalle verifiche delle Fiamme Gialle attraverso perquisizioni ed analisi contabili ed informatiche, sono prive di strutture aziendali e hanno il solo scopo di emettere fatture intestate a Aumai Shopping. Nel biennio 2019-2020 queste società hanno prodotto fatture ingiustificate per 20 milioni di euro su un totale di 60 milioni di ricavi del retailer che ha ottenuto un vantaggio fiscale di 6 milioni di euro.
Aumai Shopping ha aperto il primo negozio a Brescia nel 2004, da allora ha realizzato uno sviluppo impressionante: oggi è il mercatone cinese più grande d’Italia grazie a una rete di vendita di 37 store dislocati praticamente in tutte le regioni del Nord e Centro Italia. Sono tutti punti vendita di grande superficie (almeno 1500 mq), alcuni collocati nei centri commerciali, con un giro d’affari complessivo intorno ai 60 milioni di euro.
Le categorie trattate sono quelle classiche del format di riferimento (il mercatone cinese) tra cui alcune in sovrapposizione con i centri del bricolage: abbigliamento uomo e donna, bigiotteria, borse, cancelleria, elettronica, giocattoli, igiene del corpo e della casa, profumeria, calzature, giardinaggio, ferramenta, articoli per la casa.
Attualmente i punti vendita non sono stati sequestrati, quindi sono ancora operativi.