Home Mercato I numeri dei 13 big mondiali della distribuzione Diy
I numeri dei 13 big mondiali della distribuzione Diy

I numeri dei 13 big mondiali della distribuzione Diy

890
0

Dalla ‘Global Powers of Retailing 2023’ di Deloitte – che analizza i primi 250 retailer mondiali – abbiamo estrapolato i risultati finanziari dei 13 rivenditori Diy.

 

Pubblicata la classifica ‘Global Powers of Retailing 2023’ di Deloitte che analizza le performance finanziarie dei 250 principali retailer a livello globale nello scorso anno fiscale (dall’1 luglio 2021 al 30 giugno 2022). Tra questi troviamo 13 aziende che hanno come settore principale di attività l’home improvement, cinque americane, tre tedesche e una per Francia, Australia, Regno Unito, Cile e Giappone.

 

Ai primi due posti, inarrivabili, i colossi USA Home Depot – che è addirittura quinta nella classifica generale – e Lowe’s che insieme totalizzano vendite per una cifra astronomica vicina ai 250 miliardi $. Basti pensare che Home Depot da sola ha un fatturato superiore alla somma di quello di tutti gli altri retailer Diy dal 3° al 13° posto.

 

Al terzo posto del Diy e al 38° generale troviamo la prima europea, la francese Adeo, protagonista di una performance notevole: guadagna tre posizioni in classifica a quota 31 miliardi $, totalizzando una crescita anno su anno del 17,5%. Male l’australiana Wesfarmers (Bunnings) al 4° posto che perde 7 posizioni nella classifica generale e cresce di un misero 2,3% (ma il CAGR segna un -13,6%). Al 5° posto la britannica Kingfisher (B&Q, Castorama) che mantiene la posizione con un fatturato di 18 miliardi $ e una crescita anno su anno del 6,4%.

 

Tra tutti i retailer Diy in classifica, best performer è la cilena Falabella che guadagna 16 posizioni nella generale a quota 13,6 miliardi $ grazie a una crescita del 26%, mentre il risultato peggiore è quello della tedesca Bauhaus, che perde 15 posizioni e fa segnare vendite in calo (-3,1%), unica insegna del settore marcatamente in negativo (la giapponese Beisia perde solo 0,3%).

 

Complessivamente non positivi i risultati delle tre tedesche che evidentemente scontano un anno difficile del mercato di riferimento: di Bauhaus abbiamo detto, Tengelmann Group (Obi) perde una posizione a quota 10 miliardi $ con una crescita debole dell’1% (CAGR -1,2%), mentre Hornbach, sebbene perda 4 posizioni, fa segnare un saldo positivo del 7,4%.

 

Ultima nota sui profitti, nei quali le aziende USA si confermano imbattibili, producendo margini nettamente superiori agli altri retailer Diy globali: Home Depot 10,9%, Lowe’s 8,8%, The Sherwin-Williams Company 9,3%, mentre il risultato per esempio del Gruppo Adeo è sotto questo aspetto nettamente inferiore (5,5%).