
Nuovo polo logistico e impennata di fatturato per Deghi
Il retailer online, leader in Italia e in Europa per l’arredobagno, potrà contare tra circa un anno su uno dei più grandi poli logistici del Sud.
Iniziano nel mese di marzo i lavori del nuovo polo logistico Deghi nella zona industriale di Lecce, un progetto faraonico che rappresenterà una delle maggiori strutture logistiche del sud Italia: 371.700 metri cubi per 50.000 mq coperti, su una superficie complessiva di 130.000 mq. Il magazzino sarà dotato di 4 baie di carico sulle quali potranno operare contemporaneamente 40 bilici. Sono previsti 28.000 mq riservati ad aree verdi, 6.000 ai parcheggi. Saranno inoltre costruite una sala per attività formative, una sala conferenze da 99 posti, un’area fitness, un campo da calcetto e due di padel, un orto botanico e una pista ciclabile percorribile lungo il perimetro del complesso. I lavori dovrebbero terminare nel marzo 2024, entro due anni da questa data saranno assunte 70 nuove risorse.
Deghi è oggi il retailer leader in Italia e in Europa nell’e-commerce per l’arredo bagno, ma nel tempo ha allargato il suo assortimento all’arredo giardino, interno, uffici e cucina. Fondata solo 17 anni fa da Alberto Paglialunga, l’azienda ha avuto una crescita esponenziale: il primo anno il fatturato è stato di 30.000 euro, nel 2018 era di 30 milioni, nel 2021 di 60 milioni, nel 2022 di 90 milioni di euro; un vero colosso che gestisce in media 1.000 spedizioni al giorno e stocca nei suoi magazzini 20.000 referenze.
E lo sviluppo potrebbe andare oltre l’e-commerce: nel 2021 è stato inaugurato il primo punto vendita fisico in quello che una volta era il Mercatone Uno di San Cesario, battezzato “Officine Deghi” nel quale sono stati allestiti anche gli uffici, e nelle vicinanze proseguono i lavori per la costruzione di un nuovo showroom.
Deghi Spa, pur restando saldamente nelle mani del fondatore, ha ceduto nel 2021 una partecipazione del 20% a due fondi di private equity (Nova Equity partners e Amaranto Sim) per finanziare gli investimenti e arrivare alla quotazione a Piazza Affari nel giro di qualche anno. Un’operazione da 20 milioni di euro che quindi già 2 anni fa assegnava all’azienda un equity value di circa 100 milioni.