Pagamenti digitali: crescita a doppia cifra
La 22a edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments rivela un aumento del +14% delle formule alternative al cash.
Nel 2023 si conferma l’evoluzione verso l’uso di strumenti alternativi al contante (in crescita del 14% sul 2022) grazie a un’esperienza sempre più fluida, agevole e sicura, anche per spese di importo più contenuto rispetto al più recente passato: è quanto emerge dalla 22a edizione dell’Osservatorio Carte di Credito e Digital Payments curato da Assofin, Ipsos e Nomisma con il contributo di CRIF.
Il numero di carte di credito attive si è attestato a 13,5 milioni, in leggero aumento, per un valore delle transazioni in crescita del +7,6% vs il 2022. Inoltre, il numero di transazioni registra un aumento leggermente superiore rispetto al valore (+9,2%), evidenziando una diminuzione dell’importo medio per operazione.
Si conferma l’importante crescita delle carte di debito in circolazione, per un significativo aumento del numero di operazioni (+19,9%), e un incremento di quasi 1 milione di transazioni solo nell’ultimo anno. Crescita a doppia cifra anche per il valore delle transazioni effettuate. Importante aumento anche del numero di carte prepagate in circolazione (+7,1%) rispetto al 2022; in parallelo prosegue l’incremento del numero di operazioni e del valore delle transazioni, trainato dallo sviluppo dell’ecommerce.
Gli italiani apprezzano sempre più gli strumenti di pagamento flessibili: aumenta il numero di carte di credito attive che danno la possibilità di scegliere il tipo di rimborso (a saldo o a rate), con una quota sul totale che nel 2023 sale al 64%.
La maggiore esigenza dei consumatori di soluzioni smart e accessibili per finanziare spese di valore contenuto emerge anche dalla crescita delle linee di credito non collegate a una carta: si registra cioè un incremento (pari a +17,3% nel primo semestre 2024) delle linee di credito b2c e b2b2c, utilizzate anche a sostegno dell’ecommerce.
Si consolida, infine, il ‘Buy Now Pay Later’ (BNPL) con una crescita a valore a livello mondiale del +18%, raggiungendo una quota del 5% della spesa per l’ecommerce.