
Q1 2024 stabile per Kingfisher, ma la Francia soffre
Vendite stabili ma contrastate all’interno del Gruppo Kingfisher: bene UK e Irlanda, male la Francia. Cresce soprattutto il professionale.
Il primo trimestre 2024 del Gruppo Kingfisher, chiuso lo scorso 30 aprile, evidenzia una sostanziale stabilità delle vendite (-0,3%) rispetto allo stesso periodo del 2023, ma con trend di mercato contrastanti nelle diverse aree geografiche in cui opera in retailer.
In Regno Unito e Irlanda i risultati sono positivi, con una crescita complessiva dei fatturati del 2,6%, ma l’incremento è tutto imputabile all’area professionale. Infatti, se le vendite di B&Q rimangono sostanzialmente invariate (+0,3%) è soprattutto grazie al suo brand riservato ad artigiani e industria Trade Point che cresce dell’8,5% e raggiunge il 23% delle vendite totali di B&Q (Q1 23: 21%). Brillante anche l’andamento di Screwfix con un saldo positivo del 6,3% e un trend di aperture che fa prevedere 40 nuove unità nell’anno finanziario in corso. Le vendite totali di e-commerce di B&Q sono aumentate del 22,8% su base annua, con una penetrazione complessiva del 13,6% sul totale (Q1 23/24: 11,4%).
Pesante invece la Francia, con un calo complessivo dell’8,1%, imputabile per l’8,4% a Castorama e per il 7,7% a Brico Dépôt. La debolezza del mercato si è riflessa ampiamente in tutte le categorie, in particolare sulle vendite della categoria a progetto. I primi risultati dell’e-commerce di Castorama, lanciato a marzo, sono stati incoraggianti ma l’attività in questa fase è focalizzata sull’aumento delle referenze offerte.
Per quanto riguarda gli altri paesi, da segnalare le performance molto positive in Polonia (+8,6%) e in Romania (+7,7%), mentre la Spagna arretra del 1,3%, che corrisponde però a un +1,9% a cambi costanti.