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Regno Unito: 6 persone su 10 scelgono il Diy al posto del Difm

Regno Unito: 6 persone su 10 scelgono il Diy al posto del Difm

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Report B&Q: quasi due terzi degli inglesi sono disposti a fare i lavori di fai da te da soli, prima di chiamare un professionista.

La relazione fra i consumatori inglesi e la casa e le nuove tendenze in atto: è questo il tema indagato dal report ‘The Way We Live Now: 2025’ (‘Come viviamo oggi: 2025’), ricerca realizzata annualmente dalla catena britannica B&Q (di Gruppo Kingfisher).

 

In primo luogo, le persone tendono a restare nelle proprie abitazioni per periodi più lunghi: quasi la metà delle popolazione vive nella stessa casa da almeno 10 anni, e oltre la metà prevede di restarci per almeno altri cinque. Ciò sta portando le case a evolversi più volte, e in maniera anche importante, per esempio con ampliamenti dei locali o con l’aggiunta di bagni.

 

I lavori di fai da te legati al rinnovo degli ambienti domestici, nel Regno Unito, vengono svolti sempre di più anche dalla clientela femminile. Sono soprattutto le donne (e gli uomini) della Gen Z a cimentarsi in progetti complessi di miglioramento della casa, come per esempio abbattere pareti interne.

 

Quasi due terzi delle persone (62%) afferma inoltre che proverebbe a fare un lavoro da solo, prima di chiamare un professionista, mentre un significativo 73% si definisce un ‘faidateista esperto’. In altre parole, la maggior parte della popolazione inglese si sente a suo agio nel realizzare lavori di diy, e ricorre peraltro di frequente all’online per approfondire ulteriormente le proprie competenze e/o per condividerle con gli altri. Il 50% del campione, infatti, ammette di avere usato i social media per completare un proprio progetto di bricolage, mentre il 41% della Gen Z si filma mentre esegue un‘attività di brico, per poi postarla sui social.

 

Questa maggior propensione a far da sé, invece di rivolgersi a un esperto, da un lato è legata alla volontà di risparmiare sui lavori di ammodernamento della casa. Dall’altro lato, dipende anche dal fatto che i professionisti del settore sono molto richiesti, e (verosimilmente) non sufficienti a soddisfare la domanda potenziale. Una tendenza, quest’ultima, che pare destinata a crescere ancora: solo una piccola percentuale di giovani inglesi si dichiara interessata a svolgere in futuro un’attività artigianale nel comparto brico e costruzioni.

 

Lo scenario che si va delineando appare quindi favorevole all’ulteriore crescita del Diy, mentre il Difm (Do it for me) sembra meno appealing, per lo meno per le fasce d’età più giovani.