
La precisione dell’inventario sale dal 65-75% al 93-99%, un fattore cruciale per l’implementazione del click and collect. Alcune case histories.
Nel corso del 2020, quando già molti retailer iniziavano ad adottare una strategia omnichannel, l’introduzione delle misure di distanziamento sociale ha portato a un forte aumento delle vendite ecommerce, spingendo verso una trasformazione digitale ancora più accelerata. Quelle aziende che non incrementeranno e rafforzeranno la propria offerta omnichannel nella fase di ripresa dopo la crisi, subiranno conseguentemente un calo sul lungo termine. Una supply chain flessibile, guidata dall’RFID, è la chiave; infatti, con questa tecnologia la precisione dell’inventario può essere incrementata dal 65-75% al 93-99%, offrendo un sistema più efficiente e conveniente per fornire servizi click and collect e online attraverso l’analisi delle giacenze sia negli store sia nei centri di distribuzione.
Con il canale online che si prevede crescerà rapidamente anche nel 2021, i retailer sono sempre più sotto pressione affinché aumentino la propria offerta omnichannel. Di conseguenza, poiché i retailer cercano di garantire l’evasione degli ordini in modo sempre più efficace e veloce, i punti vendita fisici si stanno trasformando rapidamente in piccoli centri di approvvigionamento degli stock. Un’altra tendenza che ha avuto un importante crescita nel corso del 2020 è stata il fenomeno del “compra online e ritira in negozio”.
Ad esempio la catena inglese di articoli sportivi Dick’s, che ha lanciato il ritiro in negozio fin dall’inizio della pandemia, ha affermato che il 75% dei suoi ordini online nel secondo trimestre sono stati evasi dagli store: o spediti al cliente direttamente dal negozio più vicino o ritirati sul posto. Anche dopo la fine del primo lockdown quando gli store hanno cominciato a riaprire, questa formula del ritiro nel punto vendita ha continuato a crescere. Anche Walmart, la più grande catena al mondo nel canale della GDO, ha espresso una simile opinione a proposito dei profitti del terzo trimestre: “Il nostro ecommerce e la penetrazione dell’omnichannel continuano ad aumentare, anticipando le tendenze di due o tre anni in alcuni casi. Siamo convinti che la maggior parte di tali cambiamenti persisterà anche dopo la pandemia”.
Con un mutamento a un ritmo così rapido, i retailer che già dispongono di un servizio omnichannel ben organizzato, come le formule BOPIS e ship-from-store, non solo stanno resistendo alla crisi, ma vedono un incremento nella spesa dei clienti. “I nostri clienti omnichannel spendono sei volte di più dei nostri clienti digital-only e quattro volte di più dei nostri clienti store-only” rivela Michelle Gass, CEO di Kohl’s, catena statunitense di negozi al dettaglio.
Dal momento che i retailer si concentrano sul potenziamento della propria offerta legata all’ecommerce, l’importanza di avere inventari accurati è fondamentale. Infatti, una scarsa accuratezza dell’inventario può comportare una perdita di fatturato causata dall’annullamento di ordini oppure di esperienze negative riscontrate dai clienti. Inoltre se l’analisi delle giacenze non è effettuata con cura, spesso i retailer possono essere costretti a mantenere scorte extra solo per evitare la cancellazione degli ordini, e ciò comporta anche una perdita ingente di ricavi quando lo stock in esubero deve essere abbassato di prezzo.
Già da molti anni i retailer hanno iniziato a implementare le soluzioni RFID affrontando le sfide dell’omnichannel con grande successo: l’impegno di queste tecnologie consente di ottenere una precisione dell’inventario di gran lunga superiore a prima ed evitare costosi scenari di out of stock. Matt Fried, CFO di Nike, in una recente dichiarazione ha affermato: “L’RFID è un fattore chiave che ci permette di creare un mercato completamente connesso per i prodotti Nike sia nei nostri store sia con i nostri partner strategici”.
Utilizzando l’RFID, i retailer possono sapere esattamente quanta merce è rimasta in ogni negozio e quanta è presente nei centri di distribuzione in attesa di evadere gli ordini online. Di conseguenza, possono creare un business estremamente flessibile, rendendo le decisioni di riordino rapide e basate su informazioni in tempo reale. In più i retailer sono in grado di rispondere ai cambiamenti della domanda dei consumatori in modo estremamente veloce ridistribuendo la merce in base ai dati di vendita.
Fonte: Checkpoint Systems https://checkpointsystems.com/it/contact/