
Scenari Immobiliari: oltre 3,6 milioni di case nuove entro il 2050
Servono più di 1.000 miliardi di euro di investimenti in costruzioni, a cui possono aggiungersi 4,2 miliardi l’anno in manutenzione.
Per far fronte alle future esigenze della domanda abitativa, nei prossimi 25 anni si stima che in Italia dovranno essere realizzate circa 3,65 milioni di nuove abitazioni, frutto soprattutto di trasformazioni e riconversioni, concentrate nelle principali aree metropolitane della penisola: quasi il 5% a Milano, il 3% a Roma e circa l’1% negli altri principali capoluoghi. Lo segnala il report “La casa per la città del futuro”, realizzato da Scenari Immobiliari in collaborazione con Investire Sgr, e presentato nel corso del 32° Forum Scenari.
Saranno necessari cioè oltre 1.000 miliardi di euro di investimenti in costruzioni, a cui potranno aggiungersi 4,2 miliardi all’anno per la successiva manutenzione delle strutture. Delle case realizzate, circa il 42% dovrà offrire agli abitanti servizi eterogenei e qualificati. Ciò comporterà per investitori e sviluppatori ulteriori allocazioni, quantificabili in oltre 50 miliardi: tra l’8 e l’11% del costo della casa. La quota maggiore dovrà essere concentrata a Milano (39 miliardi di euro investiti), seguita da Roma con più di 26 miliardi. Il conseguente valore immobiliare potenzialmente creato in Italia supererà i 1.400 miliardi di euro, di cui 165 miliardi a Milano (12% del totale), 138 miliardi a Roma e 4,7 miliardi di euro a Palermo.
Il report evidenzia inoltre come il mutare continuo e inarrestabile della popolazione stia portando a nuovi bisogni ed esigenze dell’utente finale. L’evoluzione della domanda residenziale, cioè, si sta indirizzando verso una specializzazione sempre più accentuata, una maggiore attenzione ai servizi e un progressivo incremento della residenza in locazione.
Milano, Bologna e Roma, per esempio, saranno caratterizzate dalla forte pressione esercitata da parte della futura popolazione universitaria e dei giovani professionisti, incrementando il loro livello di attrattività rispetto a operazioni di sviluppo di student housing, microliving e coliving, che andranno a coprire una fetta del mercato ad oggi ancora carente di prodotto specifico.
I due capoluoghi del nord Italia sono anche quelli economicamente e culturalmente più pronti alla diffusione di soluzioni abitative specifiche per la popolazione over 75, nonostante in Italia questa tipologia di casa sia ancora poco sviluppata rispetto ad altri territori europei.