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Stop ai negozi fisici e nuova strategia logistica per Amazon

Stop ai negozi fisici e nuova strategia logistica per Amazon

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Spunti interessanti su passato, presente e futuro dell’azienda nella lettera agli azionisti 2022 di Amazon.

 

Nella consueta lettera agli azionisti 2022, Andy Jassy, presidente e amministratore delegato di Amazon, offre alcuni spunti interessanti su passato, presente e futuro dell’azienda e anticipa alcune scelte strategiche del Gruppo per gli anni a venire.

 

Riguardo al passato, l’ad di Amazon ricorda quando entrò in azienda nel 1997: Amazon vendeva solo libri, solo negli USA e nell’anno precedente aveva fatturato 15 milioni di dollari. Nel 2022, a 25 anni di distanza, le vendite sono arrivate a quota 434 miliardi di dollari, con un salto di 189 miliardi di dollari solo negli ultimi 3 anni. Ciononostante Jassy conferma che il 2022 non è stato un anno facile, la crescita della domanda è stata debole, niente a che vedere con quella esplosiva dei due anni precedenti, tanto da rendere necessari interventi e aggiustamenti nella struttura aziendale.

 

Nel tempo, ci sono stati anche dei momenti difficili nella cavalcata di Amazon: il manager ricorda in particolare il 2001, anno del crollo in borsa delle dot-com, quando ci fu il rischio concreto di insolvenza e fu necessario presentare lettere di credito ai fornitori per acquistare la merce per le campagne estive. E poi ancora nel 2008-2009 con la crisi dei titoli subprime. Ma viene anche ricordato che in quell’occasione gli osservatori criticarono i massicci investimenti in un momento tanto drammatico in Amazon AWS (la società che fornisce servizi cloud computing a imprese e organizzazioni pubbliche) allora start up improduttiva. Jesse conferma che oggi Amazon AWS è l’architrave del gruppo: “Amazon sarebbe un’azienda diversa se avessimo rallentato gli investimenti in AWS durante quel periodo”.

 

Tornando al presente, l’ad di Amazon afferma che le difficoltà dell’anno scorso hanno imposto un attento esame delle molte aree di business dell’azienda, valutando per ognuna entrate, reddito operativo, flusso di cassa e ritorno sul capitale investito. Ciò ha decretato la chiusura di diverse realtà, tra le quali le catene di negozi fisici non food: già lo scorso hanno abbassato le saracinesche le librerie Amazon Book e i negozi Amazon 4-Stars. Per chi opera nel retail questo è un segnale importante, significa che non è possibile trasportare un modello vincente di commercio online nel canale fisico… insomma, a ognuno il suo.

 

Per il futuro, tra le tante iniziative, alcune delle quali avveniristiche (reti di satelliti, intelligenza generativa, microchip autoprodotti…), viene posto l’accento sull’evoluzione della logistica che si conferma la seconda stella polare del Gruppo (insieme ad Amazon AWS). Oggi la rete logistica di Amazon ha raggiunto le stesse dimensioni di quella di un player globale del settore come UPS e l’azienda sta spingendo l’acceleratore sullo sviluppo di questa area di business con gli obiettivi di aumentare i clienti e ridurre i costi. Per far crescere il numero dei clienti si punta sul marketplace interno che già oggi rappresenta il 60% del fatturato complessivo della piattaforma amazon.com ma anche iniziative esterne come il ‘Buy with prime’ che consentirà a siti terzi o direttamente ai produttori di sfruttare i servizi Prime di Amazon.

 

Molto interessante anche la strategia per ridurre i costi che porterà un cambiamento ‘filosofico’ importante nella logistica del retailer. Dopo anni in cui comandava l’interconnessione della rete a beneficio della massima disponibilità di prodotto e velocità di consegna, si è capito che oggi questa politica non è più sostenibile economicamente. Far arrivare un prodotto da più lontano, a volte addirittura dall’estero, per massimizzare il servizio non è una scelta sostenibile nel lungo periodo. In futuro l’algoritmo, che tutto decide nella logistica Amazon, sarà modificato per ottenere una maggiore autosufficienza dei vari nodi della rete. In parallelo sarà ampliato l’uso dell’intelligenza artificiale per sviluppare software predittivi in grado di definire quali prodotti e in quale quantità dovranno trovarsi in ogni magazzino per soddisfare le esigenze dei clienti locali.